Si tratta di uno strumento finanziario rivolto sia alle micro e piccole imprese femminili che alle partite Iva che operano sul territorio regionale da non più di cinque anni.
Il contributo, nella misura del 40% dei costi ammissibili e per un massimo di € 30.000, deve essere richiesto unitamente alla presentazione di una domanda di finanziamento a valere sui fondi Starter e Microcredito e deve riguardare la parte non coperta dal finanziamento agevolato.
Sono considerate imprese femminili:
– le società cooperative e le società di persone, costituite in misura non inferiore al 60 per cento da donne (da intendersi come numero di donne socie e non come quote di capitale possedute);
– le società di capitali le cui quote di partecipazione spettino in misura non inferiore ai due terzi a donne e i cui organi di amministrazione siano costituiti per almeno i due terzi da donne;
– le imprese individuali gestite da donne.
I progetti finanziabili comprendono gli investimenti necessari all’avvio, allo sviluppo e al consolidamento dell’impresa e alla messa sul mercato di prodotti e/o servizi. In particolare, tra le spese ammissibili figurano quelle per ristrutturazioni edilizie, acquisto di macchinari, attrezzature, impianti, hardware e software, arredi, brevetti, iniziative promozionali e partecipazione a fiere ed eventi, consulenze specialistiche e spese per formazione.
Le domande di contributo vanno presentate secondo le modalità stabilite dalle finestre di ammissione ai fondi Starter e Microcredito a partire dal 13 settembre 2021.